domenica 27 novembre 2011

Giacomo Leopardi, Cantico del gallo silvestre

Affermano alcuni maestri e scrittori ebrei, che tra il cielo e la terra, o vogliamo dire mezzo nell’uno e mezzo nell’altra, vive un certo gallo salvatico; il quale sta in sulla terra coi piedi, e tocca colla cresta e col becco il cielo1. Questo gallo gigante, oltre a varie particolarità che di lui si possono leggere negli autori predetti, ha uso di ragione; o certo, come un pappagallo, è stato ammaestrato, non so da chi, a profferir parole a guisa degli uomini: perocché si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea, targumica, rabbinica, cabalistica e talmudica, un cantico intitolato, Scir detarnegòl bara letzafra, cioè Cantico mattutino del gallo silvestre: il quale, non senza fatica grande, né senza interrogare più d’un rabbino, cabalista, teologo, giurisconsulto e filosofo ebreo, sono venuto a capo d’intendere, e di ridurre in volgare come qui appresso si vede. Non ho potuto per ancora ritrarre se questo Cantico si ripeta dal gallo di tempo in tempo, ovvero tutte le mattine; o fosse cantato una volta sola; e chi l’oda cantare, o chi l’abbia udito; e se la detta lingua sia proprio la lingua del gallo, o che il Cantico vi fosse recato da qualche altra. Quanto si è al volgarizzamento infrascritto; per farlo più fedele che si potesse (del che mi sono anche sforzato in ogni altro modo), mi è paruto di usare la prosa piuttosto che il verso, se bene in cosa poetica. Lo stile interrotto, e forse qualche volta gonfio, non mi dovrà essere imputato; essendo conforme a quello del testo originale: il qual testo corrisponde in questa parte all’uso delle lingue, e massime dei poeti, d’oriente.

Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero. Ciascuno in questo tempo raccoglie e ricorre coll’animo tutti i pensieri della sua vita presente; richiama alla memoria i disegni, gli studi e i negozi; si propone i diletti e gli affanni che gli sieno per intervenire nello spazio del giorno nuovo. E ciascuno in questo tempo è più desideroso che mai, di ritrovar pure nella sua mente aspettative gioconde, e pensieri dolci. Ma pochi sono soddisfatti di questo desiderio: a tutti il risvegliarsi è danno. Il misero non è prima desto, che egli ritorna nelle mani dell’infelicità sua. Dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare il quale concorse o letizia o speranza. L’una e l’altra insino alla vigilia del dì seguente, conservasi intera e salva; ma in questa, o manca o declina. Se il sonno dei mortali fosse perpetuo, ed una cosa medesima colla vita; se sotto l’astro diurno, languendo per la terra in profondissima quiete tutti i viventi, non apparisse opera alcuna; non muggito di buoi per li prati, né strepito di fiere per le foreste, né canto di uccelli per l’aria, né susurro d’api o di farfalle scorresse per la campagna; non voce, non moto alcuno, se non delle acque, del vento e delle tempeste, sorgesse in alcuna banda; certo l’universo sarebbe inutile; ma forse che vi si troverebbe o copia minore di felicità, o più di miseria, che oggi non vi si trova? Io dimando a te, o sole, autore del giorno e preside della vigilia: nello spazio dei secoli da te distinti e consumati fin qui sorgendo e cadendo, vedesti tu alcuna volta un solo infra i viventi essere beato? Delle opere innumerabili dei mortali da te vedute finora, pensi tu che pur una ottenesse l’intento suo, che fu la soddisfazione, o durevole o transitoria, di quella creatura che la produsse? Anzi vedi tu di presente o vedesti mai la felicità dentro ai confini del mondo? in qual campo soggiorna, in qual bosco, in qual montagna, in qual valle, in qual paese abitato o deserto, in qual pianeta dei tanti che le tue fiamme illustrano e scaldano? Forse si nasconde dal tuo cospetto, e siede nell’imo delle spelonche, o nel profondo della terra o del mare? Qual cosa animata ne partecipa; qual pianta o che altro che tu vivifichi; qual creatura provveduta o sfornita di virtù vegetative o animali? E tu medesimo, tu che quasi un gigante instancabile, velocemente, dì e notte, senza sonno né requie, corri lo smisurato cammino che ti è prescritto; sei tu beato o infelice?2
Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo, che niuna forza di fuori, niuno intrinseco movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete. Per ora non vi è concessa la morte: solo di tratto in tratto vi è consentita per qualche spazio di tempo una somiglianza di quella. Perocché la vita non si potrebbe conservare se ella non fosse interrotta frequentemente. Troppo lungo difetto di questo sonno breve e caduco, è male per sé mortifero, e cagione di sonno eterno. Tal cosa è la vita, che a portarla, fa di bisogno ad ora ad ora, deponendola, ripigliare un poco di lena, e ristorarsi con un gusto e quasi una particella di morte.
Pare che l’essere delle cose abbia per suo proprio ed unico obbietto il morire. Non potendo morire quel che non era, perciò dal nulla scaturirono le cose che sono. Certo l’ultima causa dell’essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice. Vero e che le creature animate si propongono questo fine in ciascuna opera loro; ma da niuna l’ottengono: e in tutta la loro vita, ingegnandosi, adoperandosi e penando sempre, non patiscono veramente per altro, e non si affaticano, se non per giungere a questo solo intento della natura, che è la morte.
A ogni modo, il primo tempo del giorno suol essere ai viventi il più comportabile. Pochi in sullo svegliarsi ritrovano nella loro mente pensieri dilettosi e lieti; ma quasi tutti se ne producono e formano di presente: perocché gli animi in quell’ora, eziandio senza materia alcuna speciale e determinata, inclinano sopra tutto alla giocondità, o sono disposti più che negli altri tempi alla pazienza dei mali. Onde se alcuno, quando fu sopraggiunto dal sonno, trovavasi occupato dalla disperazione; destandosi, accetta novamente nell’animo la speranza, quantunque ella in niun modo se gli convenga. Molti infortuni e travagli propri, molte cause di timore e di affanno, paiono in quel tempo minori assai, che non parvero la sera innanzi. Spesso ancora, le angosce del dì passato sono volte in dispregio, e quasi per poco in riso come effetto di errori, e d’immaginazioni vane. La sera è comparabile alla vecchiaia; per lo contrario, il principio del mattino somiglia alla giovanezza: questo per lo più racconsolato e confidente; la sera trista, scoraggiata e inchinevole a sperar male. Ma come la gioventù della vita intera, così quella che i mortali provano in ciascun giorno, è brevissima e fuggitiva; e prestamente anche il dì si riduce per loro in età provetta.
Il fior degli anni, se bene e il meglio della vita, è cosa pur misera. Non per tanto, anche questo povero bene manca in sì piccolo tempo, che quando il vivente a più segni si avvede della declinazione del proprio essere, appena ne ha sperimentato la perfezione, né potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze, che già scemano. In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire. Tanto in ogni opera sua la natura e intenta e indirizzata alla morte: poiché non per altra cagione la vecchiezza prevale sì manifestamente, e di sì gran lunga, nella vita e nel mondo. Ogni parte dell’universo si affretta infaticabilmente alla morte, con sollecitudine e celerità mirabile. Solo l’universo medesimo apparisce immune dallo scadere e languire: perocché se nell’autunno e nel verno si dimostra quasi infermo e vecchio, nondimeno sempre alla stagione nuova ringiovanisce. Ma siccome i mortali, se bene in sul primo tempo di ciascun giorno racquistano alcuna parte di giovanezza, pure invecchiano tutto dì, e finalmente si estinguono; così l’universo, benché nel principio degli anni ringiovanisca, nondimeno continuamente invecchia. Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima, sarà spenta. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno né fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso. Così questo arcano mirabile e spaventoso dell’esistenza universale, innanzi di essere dichiarato né inteso, si dileguerà e perderassi.3

1 Vedi, tra gli altri, il Buxtorf, Lexic. Chaldaic. Talmud. et Rabbin. col. 2653 et seq. [Nota leopardiana]
2 Come un buon numero di Gentili e di Cristiani antichi, molti anco degli Ebrei (tra’ quali Filone di Alessandria, e il rabbino Mosè Maimonide) furono di opinione che il sole, e similmente i pianeti e le stelle, avessero anima e vita. Veggasi il Gassendi, Physic. sect. 2, lib. 2, cap. 5; e il Petau, Theologic. dogm. de sex dier. opific. lib. 1, cap. 12, § 5 et seqq. [Nota leopardiana]
3 Questa è conclusione poetica, non filosofica. Parlando filosoficamente, l’esistenza, che mai non è cominciata, non avrà mai fine. [Nota leopardiana]

lunedì 14 novembre 2011

l'attuale fase politica dell'Italia alla luce di questi due documenti economici. Analisi e discussione in aula.

Lettera del governo italiano all'UE (fine ottobre 2011)

PREMESSA
L’Italia ha sempre onorato i propri impegni europei e intende continuare a farlo.
Quest’estate il Parlamento italiano ha approvato manovre di stabilizzazione finanziaria con
un effetto correttivo sui saldi di bilancio al 2014 pari a 60 miliardi di euro. Sono state così
create le condizioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, con un anno di
anticipo rispetto a quanto richiesto dalle istituzioni europee. Dal 2012, grazie all’aumentato
avanzo primario, il nostro debito scenderà.
Tuttavia, siamo consapevoli della necessità di presentare un piano di riforme globale e
coerente.
La situazione italiana va letta tenendo in debita considerazione gli equilibri più generali che
coinvolgono l’intera area europea. Mesi di tensioni sui mercati finanziari e di aggressioni
speculative contro i debiti sovrani sono, infatti, il segnale inequivocabile di una debolezza
degli assetti istituzionali dell’area euro.
Per quel che riguarda l’Italia, consapevoli di avere un debito pubblico troppo alto e una
crescita troppo contenuta, abbiamo seguito sin dall’inizio della crisi una politica attenta e
rigorosa.
Dal 2008 ad oggi il nostro debito pubblico è cresciuto, in rapporto al Pil, meno di quello di
altri importanti paesi europei. Inoltre, la disciplina da noi adottata ha portato a un bilancio
primario in attivo. Situazione non comune ad altri Paesi.
Se problemi antichi, come quello del nostro debito pubblico, danno luogo oggi a ulteriori e
gravi pericoli, ciò è soprattutto il segno che la causa va cercata non nella loro sola
esistenza, ma nel nuovo contesto nel quale ci si è trovati a governarli.
A. I FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA
Il Governo italiano ha risanato i conti pubblici e conseguirà l’obiettivo del pareggio di
bilancio nel 2013. Il debito pubblico in rapporto al PIL è stato ricondotto su un sentiero di
progressiva riduzione.
Nel 2014 avremo un avanzo di bilancio (corretto per il ciclo) pari allo 0,5% del PIL, un
avanzo primario pari al 5,7% del PIL e un debito pubblico al 112,6% del PIL. Per realizzare
questo obiettivo sono state approvate durante l’estate in tempi record due importanti
manovre di finanza pubblica che comporteranno una correzione del deficit tendenziale nel
quadriennio 2011-2014 pari rispettivamente a 0,2%, 1,7%, 3,3% e 3,5% del PIL. Nel 2011
si prevede un avanzo primario consistente pari allo 0,9% del PIL. Nonostante l’aumento
delle spese per il servizio del debito, questo consentirà la riduzione del rapporto debito/PIL
già nel 2012. I dati relativi ai primi otto mesi dell’anno in corso sono coerenti con questi
obiettivi.
È doveroso segnalare che la nuova serie dei conti nazionali indica che nel 2010 il Pil
italiano è cresciuto dell’1,5% e non dell’1,3% e, nei due anni della crisi, il Pil si è ridotto
meno di quanto prima stimato (-1,2% invece di -1,3% nel 2008 e -5,1% invece di -5,2% nel
2009).
Come conseguenza della revisione contabile operata da Eurostat il rapporto deficit/Pil, che
è stato confermato a 4,6% per il 2010, è praticamente allineato a quello della Germania,
rivisto dal 3,3% al 4,3%. Si noti, inoltre, che l’Eurostat ha rettificato al rialzo anche i
rapporti deficit/Pil della Francia (dal 7% al 7,1%), della Spagna (dal 9,2% al 9,3%), della
Grecia (dal 10,5% al 10,6%) e del Portogallo (dal 9,1% al 9,8%).
In conclusione, nel 2010 l’Italia aveva, insieme alla Germania, il comportamento
largamente più virtuoso in termini di indebitamento netto in rapporto al Pil.
B. CREARE CONDIZIONI STRUTTURALI FAVOREVOLI ALLA CRESCITA
Siamo ora impegnati nel creare le condizioni strutturali favorevoli alla crescita. Il Governo
ritiene necessario intervenire sulla composizione del bilancio pubblico per renderla più
favorevole alla crescita.
Con questo obiettivo il Governo intende operare su quattro direttrici nei prossimi 8 mesi:
- Entro 2 mesi, la rimozione di vincoli e restrizioni alla concorrenza e all’attività
economica, così da consentire, in particolare nei servizi, livelli produttivi maggiori e costi e
prezzi inferiori;
- Entro 4 mesi, la definizione di un contesto istituzionale, amministrativo e regolatorio che
favorisca il dinamismo delle imprese;
- Entro 6 mesi, l’adozione di misure che favoriscano l’accumulazione di capitale fisico e di
capitale umano e ne accrescano l’efficacia;
- Entro 8 mesi, il completamento delle riforme del mercato del lavoro, per superarne il
dualismo e favorire una maggiore partecipazione.
Nei prossimi 4 mesi è, ad ogni modo, prioritario aggredire con decisione il dualismo
Nord-Sud che storicamente caratterizza e penalizza l’economia italiana. Tale divario si
estrinseca in un livello del Pil del Centro-Nord Italia che eguaglia il livello delle migliori
realtà europee, e quello del Mezzogiorno, che è collocato in fondo alla graduatoria
europea.
A riguardo, l’esecutivo è intenzionato a utilizzare pienamente i fondi strutturali,
impegnandosi in una loro revisione globale, inclusi quelli per lo sviluppo delle
infrastrutture, allo scopo di migliorarne l’utilizzo e ridefinirne le priorità in stretta
collaborazione con la Commissione Europea. Tale revisione consentirà un’accelerazione,
una riconsiderazione delle priorità dell’uso dei Fondi e una regia rafforzata, dove l’Italia è
disposta a chiedere un sostegno tecnico alla commissione europea per la realizzazione di
questo ambizioso obiettivo. Il programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno è
definito in maniera evocativa “Eurosud” e nasce dalla convinzione che la crescita del Sud
è la crescita dell’Italia intera.
Il Governo, quindi, definirà ed attuerà la revisione strategica dei programmi cofinanziati dai
fondi strutturali 2007-2013. Tale revisione risponde alle Raccomandazioni del Consiglio del
12 luglio 2011 sul Programma Nazionale di Riforma dell’Italia.
Esso si basa su una più forte concentrazione dei Programmi sugli investimenti
maggiormente in grado di rilanciare la competitività e la crescita del Paese, segnatamente
intervenendo sul potenziale non utilizzato nel Sud, e su un più stringente orientamento
delle azioni ai risultati (istruzione, banda larga, ferrovie, nuova occupazione). Tale
revisione potrà comportare una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei
programmi comunitari.
Le risorse resesi disponibili a seguito di questa riduzione saranno programmate attraverso
un percorso di concertazione tra il Ministro delegato alle politiche di coesione, il
Commissario europeo competente e le regioni interessate basato su una cooperazione
rafforzata con la Commissione europea attraverso un apposito gruppo di azione.
Tale piano d’azione sarà definito entro il 15 novembre 2011.
La creazione delle condizioni strutturali per la crescita dell’intero Paese passa
inevitabilmente per la revisione delle politiche di:
a. promozione e valorizzazione del capitale umano;
b. efficientamento del mercato del lavoro;
c. apertura dei mercati in chiave concorrenziale;
d. sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione;
e. semplificazione normativa e amministrativa;
f. modernizzazione della pubblica amministrazione;
g. efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia;
h. accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia;
i. riforma dell’architettura costituzionale dello Stato.
a. Promozione e valorizzazione del capitale umano
L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove INVALSI),
definendo per l’anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con
risultati insoddisfacenti; si valorizzerà il ruolo dei docenti (elevandone, nell’arco d’un
quinquennio, impegno didattico e livello stipendiale relativo); si introdurrà un nuovo
sistema di selezione e reclutamento.
Si amplieranno autonomia e competizione tra Università. Si accrescerà la quota di
finanziamento legata alle valutazioni avviate dall’ANVUR e si accresceranno i margini di
manovra nella fissazione delle rette di iscrizione, con l’obbligo di destinare una parte
rilevante dei maggiori fondi a beneficio degli studenti meno abbienti. Si avvierà anche uno
schema nazionale di prestiti d’onore.
Da ultimo, tutti i provvedimenti attuativi della riforma universitaria saranno approvati entro
il 31 dicembre 2011.
b. Efficientamento del mercato del lavoro
È prevista l’approvazione di misure addizionali concernenti il mercato del lavoro.
1. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 2011 interventi rivolti a
favorire l'occupazione giovanile e femminile attraverso la promozione: a. di contratti di
apprendistato contrastando le forme improprie di lavoro dei giovani; b. di rapporti di lavoro
a tempo parziale e di contratti di inserimento delle donne nel mercato del lavoro; c. del
credito di imposta in favore delle imprese che assumono nelle aree più svantaggiate.
2. Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro a.
funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza
dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi
economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato; b. più stringenti condizioni nell'uso
dei "contratti para-subordinati" dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori
formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione
di lavoro subordinato.
c. Apertura dei mercati in chiave concorrenziale
Entro il 1° marzo 2012 saranno rafforzati gli strumenti di intervento dell’Autorità per la
Concorrenza per prevenire le incoerenze tra promozione della concorrenza e disposizioni
di livello regionale o locale. Verrà generalizzata, la liberalizzazione degli orari degli esercizi
commerciali in accordo con gli enti territoriali.
Le principali disposizioni contenute nella bozza di disegno di legge sulla concorrenza
riguardano i settori della distribuzione dei carburanti e dell’assicurazione obbligatoria sui
veicoli. Le misure relative al mercato assicurativo sono state definite all’interno di una
proposta di legge di iniziativa parlamentare, che è già stata approvata dalla camera dei
deputati ed è attualmente all’esame del senato. Le misure concernenti i mercati della
distribuzione carburanti sono state integralmente inserite nel Decreto Legge n.98/2011 e
pertanto sono già in vigore. Si è preferito adottare uno strumento legislativo quale il
decreto che garantisce l’immediata efficacia degli interventi. nel medesimo decreto legge
sono state inserite anche altre disposizioni di apertura dei mercati e liberalizzazioni, tra cui
si ricorda in particolare la liberalizzazione in via sperimentale degli orari dei negozi. Nel
frattempo, fra i primi in Europa, l’Italia ha aperto alla concorrenza il mercato della
distribuzione del gas: sono stati adottati e saranno a breve pubblicati nella gazzetta
ufficiale i regolamenti che disciplinano le gare per l’affidamento della distribuzione del gas
in ambiti territoriali più ampi dei comuni.
Già con il Decreto Legge n.138/2011 sono state adottate incisive misure finalizzate alla
liberalizzazione delle attività d’impresa e degli ordini professionali e dei servizi pubblici
locali. In particolare già si prevede che le tariffe costituiscano soltanto un riferimento per la
pattuizione del compenso spettante al professionista, derogabile su accordo fra le parti. Il
provvedimento sullo sviluppo conterrà recherà altre misure per rafforzare l’apertura degli
ordini professionali e dei servizi pubblici locali.
Sempre in materia di ordini professionali, nella manovra di agosto, in tema di accesso alle
professioni regolamentate, è stato previsto che gli ordinamenti professionali debbano
garantire che l'esercizio dell'attività risponda senza eccezioni ai principi di libera
concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla
differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l'effettiva possibilità di scelta degli
utenti nell'ambito della più ampia informazione relativamente ai servizi offerti. Inoltre, già in
sede di conversione della manovra di luglio (DL n. 98/2011) è stato previsto che il
Governo, sentita l'Alta Commissione per la Formulazione di Proposte in materia di
Liberalizzazione dei Servizi, elaborerà proposte per la liberalizzazione dei servizi e delle
attività economiche da presentare alle categorie interessate. Dopo 8 mesi dalla
conversione del decreto legge, tali servizi si intenderanno liberalizzati, salvo quanto
espressamente regolato.
Verranno rafforzati i presidi a tutela della concorrenza nel campo dei servizi pubblici locali,
con l’introduzione a livello nazionale di sistemi di garanzia per la qualità dei servizi nei
comparti idrico, dei rifiuti, dei trasporti, locali e nazionali e delle farmacie comunali,
seguendo rispettivamente questa sequenza temporale 3 mesi, 6 mesi, 9 mesi e 12
mesi.
Per quanto riguarda la riforma dei servizi pubblici locali che il Governo italiano -
riprendendo quanto già previsto dall’articolo 23 bis del DL 112/2008 - ha approvato nella
manovra di agosto 2011 escludendo il settore idrico a seguito di un referendum popolare.
Con le disposizioni che si intende varare si rafforza il processo di liberalizzazione e
privatizzazione prevedendo che non è possibile attribuire diritti di esclusiva nelle ipotesi in
cui l’ente locale affidante non proceda alla previa verifica della realizzabilità di un sistema
di concorrenza nel mercato, ossia di un sistema completamente liberalizzato. Inoltre, viene
previsto un ampliamento delle competenze dell’Autorità garante della concorrenza e del
mercato, nonché un sistema di benchmarking al fine di assicurare il progressivo
miglioramento della qualità di gestione e di effettuare valutazioni comparative delle diverse
gestioni.
d. Sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione
Entro il 2011, al fine di favorire la crescita delle imprese il Governo prevede di utilizzare la
leva fiscale per agevolare la capitalizzazione delle aziende, con meccanismi di deducibilità
del rendimento del capitale di rischio. Verranno potenziati gli schemi a partecipazione
pubblica diventure capital e private equity, preservando la concorrenza nei relativi
comparti.
Il Governo trasformerà le aree di crisi in aree di sviluppo, rendendo più semplice ed
efficace la procedura per definire i programmi di rilancio, che potranno essere finanziati
anche con risorse comunitarie.
Forte impegno dell’esecutivo verso le PMI, destinando loro il 50% delle risorse non
utilizzate ogni anno del Fondo Rotativo per il Sostegno alle imprese e per gli investimenti
in ricerca.
Questi interventi – insieme al Contratto di Sviluppo, già operativo – rientrano a pieno titolo
nell’ambito del riordino generale degli incentivi contenuto nello Statuto delle Imprese, che
diventerà legge nelle prossime settimane.
Per garantire la liquidità delle imprese si prevede un sistema di certificazione di debiti delle
Pubbliche Amministrazioni locali nei confronti delle imprese stesse al fine di consentire lo
sconto e successivo pagamento da parte delle banche, in conformità alle procedure di
calcolo Eurostat e senza impatto addizionale sull’indebitamento della Pubblica
Amministrazione.
e. Semplificazione normativa e amministrativa
Il Governo incentiva la costituzione di “zone a burocrazia zero” in tutto il territorio nazionale
in via sperimentale per tutto il 2013, anche attraverso la creazione dell’U.L.G. – Ufficio
Locale dei Governi quale autorità unica amministrativa che coinvolgerà i livelli locali di
governo in passato esclusi.
Il Governo mira a semplificare la costituzione del bilancio delle S.r.l., la digitalizzazione del
deposito dell’atto di trasferimento delle quote delle società e lo snellimento in materia di
vigilanza delle società di capitali e degli organi di controllo.
I rapporti con la pubblica amministrazione diventeranno più snelli grazie alla completa
sostituzione dei certificati con delle autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate
dalla pubblica amministrazione resteranno valide solo nei rapporti tra privati.
I controlli sulle imprese si ispireranno a criteri di semplicità e proporzionalità, al fine di
evitare duplicazioni e sovrapposizioni che possano recare intralcio al normale esercizio
delle attività imprenditoriali.
Da ultimo, per quanto riguarda la semplificazione amministrativa verrà completata nei
prossimi 6 mesi la strategia di revisione della regolamentazione settoriale, elaborando
proposte puntuali di semplificazione dei procedimenti e monitorandone gli effetti. Verrà
rafforzata e accelerata l’attuazione del programma di misurazione e riduzione degli oneri
amministrativi derivanti da obblighi di tipo informativo previsti da leggi statali (MOA).
Inoltre, ove la disciplina sia di fonte regionale e locale, verranno rafforzati ed estesi gli
incentivi previsti dalla manovra estiva per i procedimenti amministrativi relativi all’avvio e
alla svolgimento dell’attività d’impresa. L’obiettivo è quello di migliorare il posizionamento
dell’Italia nella graduatoria internazionale relativa al Doing Business, nei prossimi 3 anni.
f. Modernizzazione della pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione è un volano fondamentale della crescita. Stiamo creando le
condizioni perché la pubblica amministrazione sia pronta ad accompagnare la ripresa,
svolgendo una funzione di servizio allo sviluppo e non di zavorra burocratica. Ecco perché
la semplificazione, la trasparenza e la meritocrazia sono fondamentali. Un tassello
rilevante è costituito dalla piena attuazione della Riforma Brunetta della pubblica
amministrazione, in particolar modo dalle misure che rafforzano il ruolo della Commissione
per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (istituita nel
dicembre del 2009) e le cui competenze saranno integrate con il disegno di legge in
materia di anticorruzione, già approvato dal Senato, e attualmente all’esame della Camera
dei Deputati. Esso rappresenta un passaggio importante per la completa implementazione
della riforma della pubblica amministrazione in quanto individua una nuova governance
per l’attività di prevenzione e contrasto della corruzione, affidando le funzioni alla
Commissione e individuando con estrema puntualità le modalità di accrescimento del
livello di trasparenza della pubblica amministrazione.
Per rendere più efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa la pubblica
amministrazione tanto a livello centrale quanto a livello degli enti territoriali (oltre al vigente
blocco del turnover del personale) renderemo effettivi con meccanismi
cogenti/sanzionatori: a. la mobilità obbligatoria del personale; b. la messa a disposizione
(Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale; c. il
superamento delle dotazioni organiche.
Contestualmente all’entrata in vigore della legge costituzionale recante l’abolizione e la
razionalizzazione delle province è prevista l’approvazione di una normativa transitoria per
il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni.
g. Efficientamento e snellimento dell’amministrazione della giustizia
Proseguendo sulla linea delle misure definite in estate, verranno rafforzati il contrasto della
litigiosità e la prevenzione del contenzioso (anche attraverso la costituzione presso il
Ministero della Giustizia di un gruppo tecnico che individui situazioni a forte incidenza di
litigiosità e proponga specifici interventi di contrasto). Entro il 30 aprile 2012 verrà
completato il progetto in corso presso il Ministero della Giustizia per la creazione di una
banca dati centralizzata per le statistiche civili e per quelle fallimentari. Verranno rafforzati i
meccanismi incentivanti per gli uffici virtuosi di cui alla Legge n. 111 del 2011. L’obiettivo è
quello della riduzione della durata delle controversie civili di almeno il 20 per cento in 3
anni.
h. Accelerazione della realizzazione delle infrastrutture ed edilizia
Oltre alla realizzazione degli investimenti già concordati con le società concessionarie, il
Governo solleciterà una maggiore partecipazione degli investitori privati, definendo entro
il 31 dicembre 2011 standard contrattuali tipo che facilitino il ricorso al project financing,
con una più chiara ed efficiente allocazione dei rischi tra le parti e accrescendo le certezze
sulla redditività dell’opera e la prevenzione di comportamenti di tipo monopolistico nella
determinazione dei pedaggi. Verrà rafforzata la qualità della programmazione finanziaria
pubblica, definendo obiettivi pluriennali di spesa e concentrando le risorse su progetti
considerati strategici.
Il Governo è impegnato nella definizione nelle prossime 10 settimane di alcune opere
immediatamente cantierabili, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
che potranno beneficiare, a titolo di contributo al finanziamento, della defiscalizzazione
(IRAP, IRES) a vantaggio dei concessionari dell’opera stessa. Inoltre sono previste una
serie di semplificazioni e velocizzazioni nelle procedure di approvazione dei progetti da
parte del CIPE e la suddivisione degli appalti in lotti funzionali per garantire alle PMI un
accesso facilitato.
Si prevede lo sblocco degli investimenti privati grazie alla semplificazione delle procedure
relative ai contratti di programma dei maggiori aeroporti italiani. Infine, sono previste
norme mirate all’ottimizzazione delle gestioni negli impianti portuali e di semplificazione in
materia di trasporto eccezionale su gomma.
Da ultimo, è in corso di predisposizione una garanzia “reale” dello Stato (attraverso propri
beni immobili, e non solo di natura finanziaria) per i mutui prima casa di giovani coppie,
prive di contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questo garantirà un nuovo impulso al
mercato immobiliare e alle nuove famiglie.
i. Riforma dell’architettura costituzionale dello Stato
Il Governo italiano è impegnato in un processo di complessiva riforma costituzionale. Essa
riguarda tanto l’assetto costituzionale dei poteri, quanto la cornice normativa volta a
promuovere le condizioni di sviluppo del mercato e una disciplina più rigorosa delle
finanze pubbliche.
Pur nella complessità del processo di revisione costituzionale l’Italia intende giungere
all’approvazione della prima lettura di tali disegni di legge costituzionale entro i prossimi
6/12 mesi.
In particolare, quanto alla riforma dello Stato, si tratta dei seguenti provvedimenti:
a. Disegno di legge (già approvato in prima lettura alla Camera) sulla modifica
dell’elettorato attivo e passivo per l’elezione al Parlamento nazionale al fine di garantire
una maggiore partecipazione giovanile alla vita politica.
b. Due disegni di legge (all’esame del Parlamento) di riforma complessiva
dell’organizzazione dei vertici delle istituzioni politiche, con particolare riferimento alla
riduzione significativa del numero dei parlamentari, all’abolizione delle province, alla
riforma in senso federale dello Stato, alla maggiore efficienza dei meccanismi decisionali e
al rafforzamento del ruolo dell’esecutivo e della maggioranza.
Sul secondo versante, relativo alla disciplina del mercato e al rigore della finanza pubblica,
si prevede:
a. Un disegno di legge (la cui approvazione è in corso proprio in questi giorni presso la
Camera dei deputati) di riforma degli articoli della costituzione relativi alla libertà di
iniziativa economica e alla tutela della concorrenza, nonché alla riforma della pubblica
amministrazione in funzione della valorizzazione dell’efficienza e del merito.
b. Un disegno di legge sull’introduzione del vincolo di pareggio di bilancio sul modello già
seguito in altri ordinamenti europei.
A tal fine si deve ricordare che l’articolo 138 della Costituzione Italiana impone che le leggi
costituzionali ad intervallo non minore di tre mesi. Quindi, anche con la massima celerità
possibile, le riforme costituzionali richiedono dei tempi minimi imprescindibili.
Le conseguenti leggi attuative saranno successivamente attuate senza indugio, non
essendovi vincoli temporali nell’ambito della Costituzione.
C. UNA FINANZA PUBBLICA SOSTENIBILE
Le pensioni
Nella attuale legislatura la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi che
hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i
più capaci di assorbire eventuali choc negativi.
Grazie al meccanismo di aggancio dell'età pensionabile alla speranza di vita introdotto nel
2010 (art. 12 commi 12-bis e 12-ter, DL 78/2010, come modificato con art. 18 comma 4,
DL 98/2011), il Governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento
sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026.
Sono già stati rivisti i requisiti necessari per l’accesso al pensionamento di anzianità. Tali
requisiti aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013. Questi
requisiti sono in ogni caso agganciati in aumento all’evoluzione della speranza di vita.
La delega fiscale e assistenziale previdenziale
Il provvedimento di iniziativa governativa è già all’esame del Parlamento e sarà approvato,
entro il 31 gennaio 2012, quindi con tempi compatibili all’emanazione dei provvedimenti
delegati entro il 2012. Comunque, anche al fine di accrescere la fiducia degli investitori,
nel rispetto del percorso di risanamento programmato, il Governo ha fornito, con la Legge
148 del 14 settembre 2011, le risorse che saranno reperite con l’esercizio della delega per
la riforma dei sistemi fiscale e assistenziale sulla base degli attuali regimi di favore fiscale
e delle sovrapposizioni fra agevolazioni e conseguenti inefficienze ad oggi individuate. Tali
risorse ammontano ad almeno 4 miliardi di euro nell’anno 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20
miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Contestualmente, per dare massima garanzia
sul rispetto dei saldi è stata introdotta una clausola di salvaguardia. La clausola prevede
che, in caso di ritardo nell’attuazione della delega oltre il 30 settembre 2012, le
agevolazioni fiscali vigenti saranno ridotte del 5% per l’anno 2012 e del 20% a decorrere
dal 2013. In alternativa, anche parziale, si è stabilita la possibilità di disporre con decreto
del Presidente del consiglio, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, la
rimodulazione delle aliquote delle imposte indirette, inclusa l’accisa.
In breve, qualora la delega non fosse esercitata entro il 30 settembre 2012 o le nuove
disposizioni fiscali e assistenziali non siano in grado di garantire un sufficiente effetto
positivo sul deficit (almeno 4 miliardi nel 2012, 16 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire
dal 2014), si avrà una riduzione automatica delle agevolazioni fiscali che garantirà
comunque il raggiungimento degli obiettivi di risparmio. Viceversa, se la delega verrà
esercitata entro il termine e le nuove disposizioni garantiranno effetti di risparmio almeno
pari a quelli previsti, non si procederà dunque al taglio automatico delle agevolazioni.
Le dismissioni
Entro il 30 novembre 2011, il Governo definirà un piano di dismissioni e valorizzazioni del
patrimonio pubblico che prevede almeno 5 miliardi di proventi all’anno nel prossimo
triennio. Previo accordo con la Conferenza Stato-Regioni, gli enti territoriali dovranno
definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da essi
controllate. I proventi verranno utilizzati per ridurre il debito o realizzare progetti di
investimento locali.
La razionalizzazione della spesa pubblica
Il Governo ribadisce l’impegno a definire entro il 31 dicembre 2011 il programma per la
riorganizzazione della spesa previsto dalla Legge 14 settembre 2011, n. 148, in particolare
per quanto riguarda: l’integrazione operativa delle agenzie fiscali; la razionalizzazione di
tutte le strutture periferiche dell’amministrazione dello Stato e degli enti della previdenza
pubblica in modo da creare sinergie e ottimizzare l’uso delle risorse; il coordinamento delle
attività delle forze dell’ordine; la razionalizzazione dell’organizzazione giudiziaria nel suo
complesso in modo da accelerare i tempi della giustizia civile; e la riorganizzazione della
rete consolare e diplomatica. Il Governo attuerà i primi interventi dal 1° gennaio 2012 e
darà conto dei progressi realizzati con cadenza trimestrale.
Debito pubblico
Entro il 31 dicembre 2011, il governo affiderà l’elaborazione di un piano organico per
l’abbattimento del debito attraverso anche le dismissioni ad una commissione ristretta di
personalità di prestigio, in collaborazione con gli enti territoriali e con le principali istituzioni
economiche e finanziarie nazionali ed internazionali.
Il costo degli apparati istituzionali
Il Governo riconosce la necessità di rafforzare gli interventi volti a ridurre i costi degli
apparati istituzionali. In particolare, verrà perseguita entro il 2012, una razionalizzazione e
soppressione delle provincie e la riallocazione delle funzioni delle Province alle Regioni o
ai Comuni, in modo da assicurare un significativo snellimento dei relativi apparati
burocratici e degli organi rappresentativi. Verrà rafforzato il regime di incompatibilità fra le
cariche elettive ai diversi livelli di governo.
Il pareggio di bilancio
Il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di pareggio di bilancio è già
all’esame della Camera dei Deputati. L’obiettivo è quello di una sua definitiva
approvazione entro la metà del 2012.
Con le modifiche introdotte con la Legge n.39/2011 alla “Legge di contabilità e finanza
pubblica (L. 196/2009) è stata rivista la normativa relativa alle coperture finanziarie delle
leggi a vantaggio del rafforzamento della relativa disciplina fiscale. In particolare, per la
copertura degli oneri correnti della legge di stabilità è stata circoscritta la possibilità di
utilizzare il miglioramento del risparmio pubblico, escludendo la possibilità di finanziare
con tali risorse nuove o maggiori spese correnti.
Definire le ulteriori misure correttive eventualmente necessarie
Il Governo monitorerà costantemente l’andamento dei conti pubblici. Qualora il
deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi il
Governo interverrà prontamente. L’utilizzo del Fondo per esigenze indifferibili sarà
vincolato all’accertamento, nel giugno del 2012, di andamenti dei conti pubblici coerenti
con l’obiettivo per l’indebitamento netto del prossimo anno.
D. CONCLUSIONI
Siamo sicuri che, con l’impegno di tutti, scaturito dalla consapevolezza che ci troviamo a
fronteggiare problemi che riguardano l’intera Unione e la tenuta stessa della moneta
comune, dunque problemi non circoscrivibili a questa o quella debolezza o forza nazionali,
consegneremo ai giovani un’Europa più forte e più coesa.

Richiesta di chiarimenti relativi alla lettera indirizzata dal primo ministro Silvio
Berlusconi al presidente del Consiglio europeo e al presidente della Commissione
Europea

Domanda generale:
1. Per favore fornite una versione postillata della lettera che indichi, per ciascun
provvedimento/misura se:
i. È già stato varato, e in caso di risposta affermativa indicare i
progressi ottenuti tramite la sua attuazione;
ii. È già stato adottato dal governo, ma non ancora da Parlamento; in
caso di risposta affermativa chiarire i tempi necessari
all’approvazione da parte del Parlamento e alla sua entrata in
vigore; in caso contrario,
iii. È un nuovo provvedimento: in questo caso fornire un piano
d’azione concreto per l’adozione e la sua applicazione,
comprensivo di scadenze e di tipologia dello strumento
legislativo che il governo intende utilizzare.
Si prega di indicare anche, ove appropriato, l’impatto stimato sul bilancio di ciascun
provvedimento/misura e i mezzi con i quali lo si finanzierà.

Finanze pubbliche sostenibili
2. La lettera conferma l’impegno del governo nei confronti di un consolidamento
fiscale programmato e ammette la necessità di una immediata azione
aggiuntiva correttiva “qualora il deteriorarsi del ciclo economico portasse a un
peggioramento del deficit”. Ciò per noi equivale a dire che saranno adottate
ulteriori misure di consolidamento non appena dovesse palesarsi una minima
deviazione rispetto all’iter fiscale tracciato. Poiché noi riteniamo che
nell’attuale contesto economico la strategia fiscale programmata non garantisca
il raggiungimento di un pareggio di bilancio entro il 2013, si renderanno
necessari ulteriori provvedimenti per raggiungere gli obiettivi fissati per il
2012 e il 2013. Si stanno predisponendo sin d’ora a tal fine delle misure
aggiuntive? Se è così, di che tipo di misure si tratta? Potrebbero esse assumere
la forma di ulteriori tagli alla spesa pubblica, sulla base dei risultati ottenuti da un’accurata
revisione della spesa?
3. Il governo è in grado di illustrare nei dettagli i piani che intende attuare per
procedere a una dismissione dei beni di proprietà statale? Il governo sta
prendendo il considerazione l’idea di vendere quote azionarie di grandi aziende
di proprietà statale? Gli stimati introiti di 5 miliardi di euro l’anno per i
prossimi tre anni prenderanno in considerazione dividendi più bassi e spese
più alte sugli affitti che ci si può aspettare in conseguenza di tali transazioni?
4. Il governo è in grado di delineare un piano di riduzione del debito lordo che le
autorità intendono lanciare a partire dal 31 dicembre 2011, con l’assistenza
della commissione ad hoc e di alto livello di cui si parla nella lettera? Quali
misure si stanno contemplando, oltre e in più rispetto all’entrata di 5 miliardi
di euro l’anno derivanti dalla vendita di asset, di cui sopra?
5. Nella lettera, il governo descrive l’impatto dell’attuale legge pensionistica,
inclusa l’applicazione, anticipata e decisa di recente, di un collegamento
automatico all’aspettativa di vita e di un livellamento graduale dell’età
pensionistica per le donne nel settore privato che, in base alle proiezioni
disponibili per l’aspettativa di vita, dovrebbe portare a 67 anni entro il 2026
l’età obbligatoria per le pensioni di vecchiaia. Tuttavia, l’età della pensione per
le donne nel settore privato resterà inferiore a quella degli uomini per molti
anni a venire (contrariamente a quanto accadrà nel settore pubblico). Oltre a
ciò, nei prossimi anni le norme che regolano l’andata in pensione
consentiranno di fatto di farlo in età ancora relativamente giovane. Il governo
sta studiando – per poter affrontare e risolvere queste lacune della recente
riforma – dei provvedimenti adeguati, per esempio una restrizione ulteriore dei
criteri di esigibilità della pensione di anzianità, o addirittura una loro
abrogazione totale, e una più rapida transizione verso il livellamento tra i
generi dell’età pensionistica standard?
6. Nella lettera si ribadisce l’ambizione a introdurre nella Costituzione la regola
del pareggio di bilancio, ma non ci sono riferimenti di sorta a uno strumento
legislativo collaterale che è per altro necessario a rendere tale norma operativa
e coerente con quanto prevede l’UE in tema di bilancio. Qual è la scadenza
prevista per tale strumento legislativo secondario? Come garantirà di essere
conforme a ciò che prevede l’UE in tema di bilancio? In particolare: il governo
prende in considerazione l’“approccio asimmetrico” quando deve occuparsi di
cicli (deviazione rispetto all’obiettivo del pareggio di bilancio consentita
soltanto in fase negativa), al momento esposto nella proposta di emendamento
costituzionale riguardante il bilancio pubblico che dovrà essere sempre
coerente e soddisfare i requisiti di debito dell’UE e il raggiungimento
dell’MTO (Medium Term budgetary objective)? È previsto a tale proposito un
fondo aggiustamenti (“control account”) per valutare i costi di transazione expost
con una chiara clausola che controbilanci l’accumularsi di tali slippage in
un arco di tempo ben definito? È prevista una regola di spesa che integri a
livello operativo il requisito del pareggio di bilancio? Come sarà attuato il
requisito di pareggio di bilancio a livello di governi sottonazionali (regionali e
locali, NdT)? Quali istituzioni/meccanismi di monitoraggio sono previsti a tal
fine? Si prega di prendere nota che i servizi della Commissione sono
disponibili a fornire assistenza tecnica per tutte le domande di cui sopra.
7. Con la riforma fiscale e dell’assistenza sociale, come intende il governo
spostare l’onere fiscale dal lavoro ai consumi e alla proprietà immobiliare? Il
governo sta forse prendendo in considerazione di reintrodurre l’ICI, o tassa di
proprietà sulla prima casa?

Creazione delle condizioni strutturali favorevoli alla crescita
Fondi strutturali
8. In che modo l’Italia intende accelerare l’assorbimento dei fondi UE? In
particolare: quali misure si prevede di varare per migliorare la capacità
amministrativa nelle regioni della Convergenza?
9. In che modo il governo pensa di aiutare le regioni che di recente si sono viste
sospendere i finanziamenti UE per scarsi adempimenti?
10.Il governo sta predisponendo di concentrare la spesa dei finanziamenti UE per
l’educazione, la banda larga, le ferrovie. In quali aree il governo ha previsto di
ridurre i finanziamenti per controbilanciare questi?
11.Quali saranno le implicazioni per il budget della revisione strategica pianificata
per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’UE per il 2007-2013?
Qual è il tasso di riduzione del cofinanziamento nazionale previsto dal
governo?
12.Il governo può fornirci maggiori dettagli sul programma Eurosud per lo
sviluppo del Mezzogiorno? Quali sono le garanzie messe in atto per assicurare
che i fondi saranno utilizzati in modo appropriato e in conformità con le
intenzioni politiche?

Capitale umano
13. Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle singole scuole
che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti ai test INVALSI?
14.Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle singole
scuole? Quale tipo di incentivo il governo intende varare?
15.Il governo potrebbe fornirci ulteriori dettagli su come intende migliorare ed
espandere l’autonomia e la competitività tra le università? In pratica, che cosa
implica la frase “maggior spazio di manovra nello stabilire le tasse di
iscrizione”?
16.Per quanto riguarda la riforma dell’università, quali misure e quali
provvedimenti devono essere ancora adottati?

Mercato del lavoro
17.Quali misure concrete sta prendendo in considerazione il governo per
promuovere l’occupazione dei giovani e l’occupazione femminile? Il governo
sta prendendo in considerazione di intervenire nell’ambito degli accordi e dei
contratti esistenti o sta programmando di introdurne di nuovi? In questo caso,
che tipo di accordi e contratti prevede di introdurre?
18.Come funzionerà il “credito fiscale per le imprese che offrono lavoro nelle aree
più svantaggiate”? Quali aziende ne avrebbero diritto? Si tratterebbe di una
misura temporanea o permanente?
19.Per quanto riguarda le previste “nuove norme di licenziamento per ragioni
economiche nei contratti di assunzione a tempo indefinito”, interesserebbero la
legge che dispone licenziamenti individuali o collettivi? Quali parti della legge
il governo sta pensando di rivedere e correggere, e in quale modo? In quali
modi concreti la nuova legislazione contribuirà ad affrontare la segmentazione
del mondo del lavoro tra lavoratori a tempo indefinito protetti e lavoratori
precari? E a questo proposito, esistono piani volti a ridurre l’alto numero (46)
delle tipologie di contratto di lavoro oggi esistenti?
20.La prevista applicazione di condizioni più rigide nell’uso di contratti parasubordinati
implica cambiamenti dei tassi di contribuzione all’assistenza
sanitaria-sociale o anche alle leggi sul lavoro? Se si prevedono cambiamenti
anche in questi ultimi, saranno graditi ulteriori dettagli sulle revisioni
specifiche che il governo intende introdurre.
21.Nella dichiarazione del summit dei paesi dell’euro del 26 ottobre 2011 si parla
espressamente di “impegno […] a rivedere il sistema dei sussidi di
disoccupazione oggi molto frammentario entro la fine del 2011, prendendo in
considerazione i vincoli di budget”, ma di questo non si fa parola nella lettera.
Quali intenzioni ha dunque il governo italiano a questo proposito?

Competitività
22. Come intende il governo rafforzare gli “strumenti di intervento dell’Authority
per la concorrenza con l’obiettivo di evitare la mancanza di coerenza tra la
promozione di una situazione di concorrenza paritaria e le regolamentazioni a
livello regionale e locale”?
23.Per quanto riguarda la legge annuale sulla competitività, la lettera sottolinea
che tramite strumenti legislativi diversi dall’adozione di questa legge annuale
si sta pensando di regolamentare il settore della distribuzione dei carburanti e il
settore dell’assicurazione obbligatoria degli autoveicoli. Ciò equivale a dire
che la legge sulla competitività stessa, che già copre i servizi postali e i
trasporti (per esempio le ferrovie, le autostrade e gli aeroporti), nonché la
distribuzione dell’energia elettrica, non sarà adottata?
24.La lettera parla di “misure atte a rafforzare l’apertura delle professioni e i
servizi pubblici locali”. Il governo potrebbe fornire ulteriori dettagli sui
contenuti di queste misure e sui settori che ne sarebbero interessati? Abbiamo
compreso bene che c’è l’intenzione di rimuovere le barriere di ingresso alle
professioni? Oltre a ciò, nella dichiarazione del summit dei paesi della zona
euro del 26 ottobre 2011 si riferisce che l’Italia si impegna a “abolire le tariffe
minime nei servizi professionali”, ma di ciò non si parla nella lettera. Quali
sono le intenzioni del governo italiano a questo proposito?
25.È possibile ottenere maggiori informazioni che spieghino quali provvedimenti
di riforma si pensa di varare nel settore delle acque, malgrado i risultati del
recente referendum?

Imprenditoria e innovazione
26.Quali misure il governo prevede di adottare per promuovere la capitalizzazione
delle imprese? Abbiamo compreso bene che il governo sta prendendo in
considerazione l’introduzione di un Allowance for Corporate Equity? Se è
così, sarà limitata solo ai nuovi investimenti?
27. Come si tradurrà in misure concrete l’ambizione del governo di “trasformare
le aree critiche in aree di sviluppo”?
28.È possibile ottenere maggiori informazioni sulle misure concrete finalizzate a
stimolare l’attività nell’ambito della ricerca e dello sviluppo delle piccole e
medie imprese, compreso il loro previsto impatto sul bilancio?

Semplificazione legislativa e amministrativa
29. È possibile ottenere ulteriori informazioni sulle misure concrete di
semplificazione legislativa (in particolare nei confronti delle piccole e medie
imprese) che sono state previste per individuare e rimuovere le normative
legislative e amministrative superflue, e sulle modalità concrete con le quali si
intende migliorare la qualità delle leggi e dei regolamenti esistenti?
30.Quale sarà esattamente il ruolo del “Ufficio locale del governo”?

Modernizzazione della pubblica amministrazione
31.Quando sarà pienamente operativa la Commissione per la valutazione, la
trasparenza e l’integrità della pubblica amministrazione? Di che cosa sarà
incaricata esattamente tale Commissione?
32.Quando diverranno pienamente operative le misure riguardanti il personale
della pubblica amministrazione (mobilità obbligatoria del personale; lavoro
part-time; verifica e controllo del numero del personale)? Può il governo
fornirci ulteriori dettagli su come saranno concretizzate tale misure? In
particolare, il governo potrebbe descrivere gli accordi transitori dei quali si
parla nella lettera per il trasferimento nelle regioni e nei comuni del personale
occupato nelle Province?
33. È possibile ottenere ulteriori informazioni sui progressi conseguiti
dall’attuazione della riforma “Brunetta” in termini di: i) introduzione di
stipendi collegati alla performance individuale e avanzamenti di carriera e
obbligo per le amministrazioni di rispondere del loro operato per ciò che
concerne i risultati; ii) possibilità di intentare causa con una class action contro
le inefficienze del settore pubblico?

Giustizia
34.È possibile ottenere ulteriori informazioni sulle misure specifiche che sono
state messe a punto per migliorare l’efficienza dell’amministrazione della
giustizia civile?
35.È possibile ottenere ulteriori informazioni sul mandato del gruppo tecnico
presso il Ministero della Giustizia?

Infrastrutture e costruzioni
36. È possibile redigere meglio ed esporre chiaramente la politica scelta dal
governo per ciò che concerne aeroporti, strutture portuali e trasporto
eccezionale su strada?

Riforme costituzionali
37.Il governo può fornirci ulteriori dettagli sulle caratteristiche delle riforme
previste (diverse rispetto all’introduzione dell’obbligo di pareggio di bilancio
nella Costituzione, di cui si parla nella domanda 6)?
38. In che misura le riforme delle istituzioni politiche implicheranno risparmi di
spesa?
39.Il governo potrebbe fornirci ulteriori dettagli sulle misure finalizzate a
migliorare la governance del paese tramite la riduzione del numero dei membri
del Parlamento e il miglioramento dell’intero iter decisionale, come pure del
ruolo del governo e della maggioranza?